Riflessioni #4

Categorie: Parola ai battezzati inviati

Condivido con voi le riflessioni che sono arrivate dopo il quarto giorno di esercizi domestici e 2.0. Grazie a coloro che vogliono condividere la loro preghiera.

Tolgo i nomi e i riferimenti alle persone che scrivono senza svilire il senso della loro comunicazione. Dopo tutto chi conosce comprende e chi non conosce comprende ugualmente.

Prima testimonianza

Mi piace il testamento di Gesù che ci fa entrare nella sua intimità con questo Padre divino che ha voluto rivelarci. Penso che questo sia una GRAZIA che abbiamo ricevuto da Dio anche se nella vita non mancheranno le prove … e non un PRIVILEGIO, che dobbiamo sempre restare attaccati al Padre … sperimentando la Sua pace. Grazia che è una responsabilità per salvare, per servire e non per dominare.

La preghiera che ne scaturisce è: fà, o Signore, della mia vita, una vita che porti a Te il mondo con un atteggiamento di servizio e mai con con un atteggiamento di dominio.

Ringrazio il Signore per l’opportunità di questi esercizi online e anche don Gianbattista.

PER LUCA: grazie delle tue riflessioni, di essere stato per me mediatore….E’ stato bello stopparti e metterti in pausa quando dovevo prendere appunti!!! GRAZIE!!!

G.

Seconda testimonianza

La pagina che abbiamo meditato oggi ci ha colpito per la sua profondità e la mediteremo ancora nei prossimi giorni. Scoprire con quale amore e passione Gesù ci affida al Padre ci commuove e nel cuore nasce spontanea una preghiera di ringraziamento e di adorazione. Gesù ci rivela che abbiamo un Padre che ci ama con lo stesso amore  col quale ha amato Lui. È molto bello quando Gesù chiede al Padre di custodirci nel Suo amore. Tocca a noi adesso tradurre con la nostra vita il Vangelo, il Suo comandamento: amare tutti senza distinzione, pronti anche a morire per i fratelli. Contribuiamo così con la Chiesa a realizzare il comandamento di Gesù: Che tutti siano uno.

Vogliamo ringraziare per questa opportunità che ci è stata data con questi esercizi. È stata l’occasione per entrare in noi stessi e fare comunione tra di noi. In questo periodo, dove non possiamo incontrarci, la Parola ci ha unito facendoci sentire fratelli. Grazie.

C. e P.

Terza testimonianza

Ho percepito in questo ultimo incontro l’amore di Dio, di Gesù verso di me e di noi e noi dobbiamo manifestarlo agli altri con la nostra vita di ogni giorno. Un ringraziamento a don Luca per le belle meditazioni fatte, grazie.

M.

Quarta testimonianza

Ringrazio don Gianbattista e Luca Moscatelli per aver preparato e averci rivolto questo gesto di cura importante. E ringrazio anche il Signore perché in questa esperienza mi sono sentita custodita da Lui.

Mi ha colpito la frase di Luca: “Il Signore fa una cosa stupenda: dà la parola”.
In effetti, ho pensato, Gesù non ha scritto di persona i Vangeli, ha lasciato che fossero altri a raccontare il suo Vangelo, magari mettendoci anche un po’ di se stessi. Per me è stato fondamentale il “vangelo” detto da San Paolo (Chi ci separerà dall’amore di Cristo? ecc…) e mi ha colpito anche il modo di dire il vangelo, con le parole e con la vita, di altri santi, per esempio Santa Teresa di Calcutta. Ma mi colpisce e consola anche il vangelo detto da persone che incontro nella vita di tutti i giorni.

Ora il Signore ci dà la parola, ora tocca a noi dire il Vangelo con le nostre parole.

B.

Quinta testimonianza

Al termine di questi 4 giorni di esercizi guidati da Luca Moscatelli ecco alcune riflessioni.
Siamo “benedizione” per il mondo. Ognuno deve mettersi in cammino, nessuno deve sentirsi inadeguato, ognuno con il proprio essere, ognuno diverso dagli altri.
Gesù ci invita ad essere vangeli viventi, un segno di fede in Dio Padre che ci ha lasciato lo Spirito consumatore per affrontare le vicissitudini della vita.
Gesù ci ha affidato al Padre “anche quelli che crederanno in me mediante le loro parole”. Preghiamo il Padre perché ci aiuti a trovare quelle parole.

A e F.

Sesta testimonianza

Prima della preghiera al Padre, Gesù dice ai agli apostoli (o a noi che siamo comunque discepoli!): “nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio, io ho vinto il mondo”.
In un momento come quello che stiamo vivendo, di coraggio bisogna averne tanto. Coraggio unito alla fede per colui che non solo ha vinto il mondo, ma ha anche sconfitto la morte!

M.

Settima testimonianza

Una frase, verso la conclusione di questa Preghiera di Gesù al Padre, dice: “Tu mi hai amato prima della creazione del mondo”.
Qui sento la consapevolezza del Dono grande che Dio ci ha fatto: amarci prima ancora che noi fossimo.
Qui sento la libertà che ci viene donata.
Qui sta la responsabilità di battezzati.
Qui sta l’incontro all’ascolto della sua Parola.
Qui si gioca la nostra mediazione tra noi e il mondo.
Qui si deve sminuire ed annullare la nostra preoccupazione per noi stessi.
Tu Dio hai fatto il Primo Passo e noi, come battezzati, vediamo in te le mani calde, docili, sicure di un Padre. Il tuo abbraccio è di esempio ad essere appassionati al bene non nostro ma del mondo. Non possiamo più essere indifferenti al mondo, perché la tua Verità è per tutti., “fino ai confini del mondo”. Oggi i nostri confini fisici sono chiusi, ma noi battezzati abbiamo un’arma in più nel nostro carniere, abbiamo la lancia della Preghiera. Anche nella nostra incertezza, dubbio, incapacità ecco venirci incontro l’Uomo Gesù che amandoci fino alla fine ci ha dimostrato il tuo amore o Dio.

M.

Ottava testimonianza

Con le meditazioni di questi giorni, abbiamo potuto capire, ancora una volta, che la benedizione del Signore è con noi nei gesti umili, con la responsabilità di credenti, con la preghiera e la testimonianza, così da essere custoditi nel suo nome. Una preghiera a Maria che ci accompagni in questa settimana di luce.

P.

Nona testimonianza

Mi occorrerebbero giorni per meditare su questo testo di Giovanni. Il leggerlo mi appaga innanzitutto la mente, perché va diritto all’essenza e alla identità di Gesù con una profondità e bellezza teologica tale che vorrei solo fermarmi a contemplare.

Ma poi ascolto le riflessioni di Luca che mi portano oltre, a vedere in questo testo e in quelli che lo precedono una Parola su cui misurare costantemente il mio impegno e le mie scelte di vita.

E parto da quel Gesù che, rivelando la sua natura di Figlio mandato dal Padre per amore del mondo, ci include nello sua relazione filiale in cui è lo Spirito, non le nostre forze umane, a “dare ossigeno”: è grazia, dono, alleanza già donata in origine e confermata per sempre dalla croce, e dovrebbe essere il senso pieno del nostro vivere, da non dimenticare e di cui ringraziare.
E poi penso a quel Figlio che, contraddicendo le nostre piccole e grandi glorie umane (le varie esaltazioni dell’io, il potere, il possesso…), manifesta pienamente la potenza della gloria di Dio, proprio nel gesto di estremo annullamento della sua morte. E che, alla vigilia di quel momento, ci insegna con la lavanda dei piedi a compiere il comandamento nuovo dell’ “amatevi come io ho amato voi”.

Il servire come dedizione agli ultimi, come testimonianza e come “sacerdozio”, l’essere custodi e promotori del bene e della libertà altrui: un compito bellissimo e immane che chiede affidamento a Dio, gratitudine e impegno conseguente.

Di fronte a questo ogni mia riflessione più personale si ferma, perché per quanto mi riguarda vedo spazio solo per una costante conversione.

Grazie a tutti voi che avete condiviso le vostre riflessioni in questi giorni e grazie a Luca, a don Gianbattista e a chi altro ha reso possibile questi esercizi virtuali. Da ripetere, con o senza virus.

Decima testimonianza

È stata una gioia partecipare a questi quattro giorni di esercizi spirituali. Ringrazio col cuore per il dono che ho ricevuto ascoltando la parola di Dio.
Invochiamo con fede il Dio di misericordia, che conosce le nostre necessità.

C.