Riflessioni #1

Categorie: Parola ai battezzati inviati

Condivido con voi le riflessioni che sono arrivate dopo il primo giorno di esercizi domestici e 2.0. Grazie a coloro che vogliono condividere la loro preghiera.

Tolgo i nomi e i riferimenti alle persone che scrivono senza svilire il senso della loro comunicazione. Dopo tutto chi conosce comprende e chi non conosce comprende ugualmente.

Prima testimonianza

Dopo il primo giorno di esercizi ecco le nostre riflessioni. Dio chiama ciascuno di noi, con i nostri limiti e debolezze, a realizzare il Suo progetto. È un progetto più ampio della nostra realizzazione personale perché coinvolge i nostri fratelli che camminano con noi. Ci ha colpito soprattutto quando ha detto che non dobbiamo guardare alla meta ma al cammino e ci invita ad essere fedeli alla nostra vocazione nella quotidianità, nel costruire rapporti che testimoniano l’Amore di Dio. Ci è piaciuta l’espressione: “essere benedizione per gli altri, dire parole buone”.

C.e P.

Seconda testimonianza

Molto significativo ciò che ci ha proposto riguardo al contrasto tra la nostra prospettiva e quella del Signore. Ci è richiesto di convertirci e andare alla sua sequela, Lui ci farà liberi, affidiamoci a Lui.

M.

Terza testimonianza

Il Signore ci tiene sempre per mano e ci conduce sulla Sua via. Siamo noi che, a causa delle varie vicissitudini di vita, a volte ce ne stacchiamo. Lui però ci riprende in maniera costante senza che magari ce ne accorgiamo, perché ci vuole bene e per far sì che avvengano determinate situazioni.

G.

P.s. ottimo questo “nuovo” sistema

Quarta testimonianza

La mia riflessione diventa una preghiera per sostenere e aiutare don Samuele nella sua vocazione di sacerdote nella nostra comunità e accompagni Luca nel suo servizio. Come per Abramo così anche per noi si compia la speranza di superare questo momento difficile.

M.

Quinta testimonianza

Qualche giorno fa ho realizzato che le ultime celebrazioni vissute comunitariamente (Eucaristia, liturgia delle ore …) sono state all’Eremo; era domenica 23 febbraio quando ci arrivavano frammenti di notizie, non ancora confermate, della sospensione di alcune attività … Sono trascorsi 36 giorni e tutti noi abbiamo fatto in questo tempo un “cammino”, un cammino di graduale consapevolezza delle cose che contano, del cui valore ci accorgiamo solo quando ci vengono a mancare …

Raggiungo e ascolto gli anziani e ammalati al telefono, tengo i contatti con le famiglie e i ragazzi della catechesi, guardo i miei nipoti e mi sorprende la maturità di tanti giovani, raccolgo le preoccupazioni di chi non sta lavorando e non può usufruire di forme di sostegno: mi rendo conto di quanto bisogno abbiamo gli uni degli altri e negli ultimi giorni ho avvertito più forte la necessità di una relazione vera, personale, partecipata, confidenziale con Dio … Ringrazio e benedico il Signore per questi esercizi spirituali. È dono del Suo Spirito la sensibilità di don Gianbattista che ci offre questa preziosa opportunità; è dono del Suo Spirito la passione di Luca Moscatelli per la Parola e la capacità di comunicarla; è dono del Suo Spirito il desiderio che abbiamo nel cuore di metterci in ascolto di Lui. Grazie Signore per ogni tuo dono!

Grazie perché mi hai chiamata e mi richiami oggi, anche in questo tempo, ad essere “benedizione per tutti”, per tutti.

R.

Sesta testimonianza

Che bello avere come missione “essere benedizione per il mondo”!
Nelle difficoltà spesso siamo miopi e la tentazione è quella di sentirsi maledizione. Invece, se ci accorgiamo che il Signore accompagna il nostro cammino, se ci nutriamo di Lui, della sua Parola, possiamo “bonificare” anche le esperienze più difficili e accogliere sempre la vita come un dono.

B.

Settima testimonianza

Il Signore oggi mi ha ricordato che a tutti è data la possibilità di mettersi in cammino per andare nella terra promessa. Non c’è persona che non si debba sentire all’altezza del compito affidatogli, ma con umiltà, semplicità e riconoscendo i propri limiti, noi tutti possiamo intraprendere il cammino che ci conduce a Lui. Certo dobbiamo scrollarci di dosso le nostre certezze, il nostro egoismo, la presunzione di non sbagliare mai, di essere infallibili, di poter bastare a noi stessi. L’esperienza del deserto, dell’essenziale, mi accompagni, o Signore, non solo durante queste giornate di esercizi spirituali ma più pienamente nel cammino che mi prepara alla Pasqua di risurrezione. Aiutami, Signore, ad essere attento ai bisogni di chi mi sta vicino, alle necessità di chi soffre nel corpo e nello spirito. Non permettere che indifferenza ed insensibilità mi allontanino da Te, o Signore.

M.

Ottava testimonianza

Mi sento bene, la mia anima si sente bene nell’ abbraccio di DIO, DIO e è sempre presente, noi a volte gli voltiamo le spalle oppure non ascoltiamo. Grazie.

C e R

Nona testimonianza

“Essere responsabili nella consacrazione battesimale vuol dire essere responsabili di mettere in relazione l’umanità con il Signore” (Luca).

Ho pensato alla realizzazione dei due (Abram e Sara, mio marito ed io) che è per il mondo. Quando guardo al mio cammino (un po’ come per Abram) all’inizio era un progetto narcisistico, solo mio, di andare a fare l’infermiera in Africa, poi è arrivato A. sul mio cammino come un dono (per me il più grande!). Leggendo il nostro cammino insieme alla luce del Signore è un bel cammino anche se accidentato (mancanza di figli nostri, lutti nelle nostre famiglie…). Anche fare esperienza della malattia che può essere tra le più terribili (il disturbo bipolare) vissuta da me direttamente e indirettamente da A. non ci paralizza e non viene mai meno la speranza. Così come sono nostra speranza e speranza per il mondo i 4 figli a noi affidati (Sleeva, Charles, Anand e Pavan) ed ora in 4 diverse missioni (Camerun, Cambogia, Costa d’Avorio e Giappone).

G.

Decima testimonianza

Ho scelto la notte, questo orario per partecipare agli esercizi, perchè – finalmente – in casa regna il silenzio! Ho sentito importante per me il passaggio sulla responsabilità di essere benedizione per chi ci sta intorno. Se è da sempre un tema che mi sta a cuore, in queste settimane mi sembra ancora più evidente. Un po’ un paradosso, forse, visto che ultimamente di persone ne incontriamo davvero poche. Riconosco che altri sono per me, in questo momento, grandi segni di benedizione. parlo di cose semplici: la parola buona della mia vicina, la telefonata di un’amica, i miei figli e la loro vitalità. Li ringrazio da qui, con l’augurio che riesca anche io ad esserlo per loro.
A presto.

A.

Undicesima testimonianza

Grazie!!! riflessioni…preghiere…musiche…un momento che…ci voleva!
…l’essenziale non sta nella meta ma nel cammino…ma la strada non la facciamo soli…il Signore è sempre con noi!!! Grazie ancora per questa opportunità.

E.