Commento di don Giambattista per il #50esimo

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50 anni del nostro oratorio.

È una data che non può passare inosservata  soprattutto in questi tempi di “emergenza educativa”. Sapere che solo 50 anni fa la comunità locale decise di autotassarsi per dare origine a questa nuova e moderna struttura dell’oratorio. che allora era in via Roma, ci consegna una consapevolezza molto alta della importanza di questa istituzione per la nostra comunità locale.

Ma 50 anni sono anche molti , e molte cose sono cambiate e ci accorgiamo che se gli adulti , gli anziani hanno dato molto per questo luogo, i giovani e i ragazzi faticano a sentirlo come la loro casa, e rischiano di non apprezzare quello che hanno ricevuto in eredità.

La questione fondamentale , ora più che mai, non è quella del luogo, dell’edificio, dei campi e delle aule, ma piuttosto quello della “Comunità Educante”. L’oratorio è la “Comunità Educante”, composta da vari soggetti , dove ciascuno con le sue competenze concorre a promuovere quel progetto educativo che ha le sue fondamenta nel vangelo e la sua metodologia nella sapienza del metodo di Don Bosco, della metodologia di San Filippo Neri e di tutta la sapienza ambrosiana che con la tradizione di una volta e la vivacità della FOM di oggi continua a orientare il cammino della comunità cristiana.

Ecco allora che celebrare 50 anni è un modo per riprendere in mano il progetto educativo comune, è l’occasione perché tutti i soggetti impegnati nell’oratorio si sentano protagonisti di questa istituzione, è l’occasione perché genitori e giovani che forse hanno qualche criticità da esprimere, si compromettano con la loro persona e con la loro esperienza perché la comunità cristiano possa veramente trasmettere il dono della fede alle nuove generazione. Il dono che abbiamo ricevuto non è nostro, va condiviso. Non va svilito, va valorizzato, non va tradito, ma va tradotto nel nuovo linguaggio e nella nuova cultura.

Per cui : “Buon lavoro a tutti”.

Don Gianbattista