La sera della festa patronale, nell’intervallo dell’applauditissima esibizione del coro ‘Gospel for Joy’, è stato attribuito il “Premio Sant’Ambrogio”, giunto quest’anno alla 31a edizione, a:

don GIUSEPPE MAGGIONI, ‘per la ventennale dedizione sacerdotale alla comunità lonatese’.
Subentrato come parroco a don Eraldo Colombini nel 1996, per vent’anni si è dedicato all’animazione religiosa della comunità lonatese e, negli ultimi 15 anni, anche della parrocchia di sant’Eugenio di Tornavento. Due anni fa ha dato vita alla Comunità Pastorale Paolo VI, comprensiva della parrocchia di sant’Antonino e di quella dei santi Antonio e Martino di Ferno.
Oltre al costante impegno liturgico e pastorale, si è dedicato all’educazione cristiana (Scuola Materna parrocchiale, Oratori maschile e femminile, Gruppi Familiari) e al sostegno delle attività caritative tramite la Caritas e la San Vincenzo, oltre che personale, con attenzione al Centro Anziani e all’incontro con la comunità civile, soprattutto in occasione della festa patronale. Per moltissimi lonatesi è stato punto di riferimento, soprattutto nei momenti difficili e dolorosi.
Cura particolare ha dedicato al notiziario parrocchiale ‘La Nona Campana’ e alla manutenzione delle strutture parrocchiali (campanile, campane, tetto e organo Prestinari della chiesa di Sant’Ambrogio, chiesa di sant’Eugenio di Tornavento, oratorio maschile), oltre che delle suppellettili delle chiese, quali il ‘Cristo Morto’ di S. Maria degli Angeli e il crocifisso di Sant’Ambrogio.

NATALE ROSA, ‘impareggiabile sicrísta della nostra parrocchia’.
Classe 1939. Quando ancora lavorava alla Bragonzi, subentrò nel 1974 al padre Angelo nel servizio di sagrestano al sabato e alla domenica, sostituito nei giorni feriali da Vito Ferrario.
In quegli anni le Messe si celebravano nei giorni festivi alle ore 6.30 – 7.30 – 9 e 10.30. D’estate, la prima, alle 6 del mattino.
Per l’impegno, la precisione e la perseveranza prestate, il card. Martini gli conferì nel 1985 il titolo di “Cavaliere Mater Ecclesiae”.
A cinquant’anni, da pensionato, assunse a tempo pieno il servizio di sagrestano (fino ad oggi, si è permesso una sola settimana di ferie all’anno). Altra sua costante preoccupazione è stata quella di gestire al risparmio l’illuminazione e il riscaldamento della chiesa parrocchiale.

FANFARA TRAMONTI-CROSTA, ‘per aver portato per mezzo secolo il nome di Lonate con costante perseveranza’.

SCI CLUB SANT’ANTONINO TICINO, ‘nel 35° di fondazione per la promozione continuata della pratica sciistica’.
Lo Sci Club Sant’Antonino Ticino venne costituito nel 1982 da 95 soci sotto la presidenza di Roberto Brusatori, soci che negli anni successivi salirono fino a sfiorare le 400 unità. Una delle prime iniziative fu l’istituzione della Scuola di Sci: prevedeva l’iscrizione gratuita per i ragazzi in età scolare e come palestra le nevi della Valmalenco. Passo successivo fu la costituzione della squadra agonistica dello Sci Club e l’organizzazione di gare, quali i Campionati Italiani Giovani e, nel 1994, il trofeo “Angstrom”. Intensa pure è stata l’attività turistica, con gite sulle Alpi a fine settimana.
Notevole interesse hanno suscitato anche le “Serate della Montagna”, iniziate con la proiezione del filmato della discesa in sci estremo di Giancarlo Lenatti della parete nord del Disgrazia, cui seguirono ospiti illustri quali A. Fogar, T. Valeruz e P. Gros. Dal 2007 la serata viene proposta in memoria di Roberto Brusatori, cui presenziarono tra gli altri S. Mondinelli, M. Confortola e M. Compagnoni.
Dopo due anni di presidenza di Marco Brusatori, la carica è stata assunta da Gianluca Banda, affiancato da un gruppo di valenti consiglieri.

 

PREMIO BERTONI 2017

La stessa sera, contestualmente è stato assegnato il Premio ‘Giampiero Bertoni’ a YLENIA MIGLIORIN, ‘per l’alto livello agonistico raggiunto nel volley grazie a tenacia e volontà’.